30 luglio 2010
Ore 15.30, Viale Cassala, al semaforo all'angolo con Via Schievano, Milano.
C'è pochissimo traffico oggi su questa arteria normalmente molto frequentata. Quando il semaforo diventa rosso, la macchina che mi precede si ferma sulla corsia di destra, ma molto prima del semaforo ed a metà tra quella stessa corsia e quella più a destra riservata alla svolta a destra continua. Io mi metto inizialmente dietro questa macchina, in posizione corretta, ma poi, quando sopraggiunge un'altra automobile che comincia a suonare e la macchina che mi precede inizia a risponderle, mi sposto sulla corsia di sinistra, ancora insolitamente vuota. Ma il dialogo tra i clacson delle due vetture continua, fino a quando il guidatore della macchina davanti, una vecchia macchina di media cilindrata, molto dimessa, guidata da un uomo relativamente anziano, con un piglio tra il machista e lo sfigato, si sposta per lasciar passare l'altra macchina, un suv, guidato da una donna relativamente giovane e decisamente in carriera. A questo punto tutti si sarebbero aspettati che il suv superato l'ostacolo si affrettasse a svoltare a destra, una manovra questa che è capitato di fare diverse volte anche a me, ad esempio. E invece no! Il suv supera si la macchina che aveva davanti, ma non svolta affatto, prosegue diritto e attraversa da quella posizione il semaforo, per poi fermarsi per girare a sinistra. Una manovra davvero sconcertante, tanto è vero che ha sconcertato oltre a me anche l'altro guidatore, il quale riprende a suonare il clacson, per manifestare, si presume, il proprio punto di vista sulla manovra messa in atto dalla guidatrice del suv. Lo seguo ancora con la coda dell'occhio e dopo un breve tratto lo vedo svoltare a destra, nel parcheggio di un supermercato. Non so se per fare la spesa o per aspettare la signora del suv... Finale aperto.
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