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martedì 27 settembre 2011

Approfondimento su: "Liti tra automobilisti"

Visto che di fatto il tema in oggetto durante la mia intervista televisiva di oggi su Sky TG24 è stato solo sfiorato, ho deciso di utilizzare questo mio blog per esporre qui in modo più ampio il mio pensiero al riguardo.

L'episodio di sabato notte, o meglio di domenica mattina alle 4.00 in Viale Serra a Milano, in sé e per sé non ha niente di intrinsecamente diverso dagli innumerevoli episodi conflittuali che quotidianamente avvengono in una città come Milano (così come in un qualsiasi altra parte del mondo). La differenza è che questa volta non solo a momenti ci scappava il morto, ma colpisce il modo - il crick dato in testa ai due giovani durante la lite - il quale stimola particolarmente l'immaginario collettivo.
La differenza tra questo esito drammatico ed altri, dove magari te la cavi solo con un po' di paura, è spesso solo una questione... di fortuna!
Dico questo, consapevole che quanto detto possa apparire cinico, perché in effetti la “qualità” della relazione tra automobilisti il più delle volte è la stessa, è cioè contrassegnata da una ben determinata visione di che cosa si intende per “buon guidatore”: un buon guidatore è uno che ha il controllo assoluto del mezzo su cui viaggia e della situazione in generale. E' uno che non si fa "fregare" da nessuno. Quindi è uno a cui non riesci a fregare il posto al parcheggio, a cui non togli la precedenza se la precedenza gli spetta, o che non riesci a sorpassare se lui/lei non lo vuole. E' uno, come nel caso dell'episodio citato, che se lo sorpassi e quasi lo urti quando rientri a destra - non sappiamo se premeditatamente o inavvertitamente, ma per il nostro ragionamento non fa alcuna differenza - si sente in diritto di chiederti conto di questa tua manovra e ti “invita” ad accostare per “chiarire” insieme le cose. Il più delle volte tale invito rimane non raccolto, oppure, anche se raccolto, l'esito del chiarimento rimane senza conseguenze perché agito solo sul piano verbale. Succede però che alle volte la “maionese” impazzisce, si incontrano persone che non dovrebbero incontrarsi e succede la tragedia. Tutto è affidato alla fortunosità degli incontri, in sostanza alla fortuna.
Diverso è il discorso se per “buon guidatore” o come lo chiamo io, per “guidatore virtuoso” intendiamo un guidatore, con qualsiasi mezzo, il quale non si preoccupa di controllare ossessivamente la situazione ed il mezzo, ed in caso di “provocazione” (reale o semplicemente ritenuta tale) non chiede immediatamente “soddisfazione”, trasformando l'ambiente stradale in un tribunale e lo spostamento in un duello. Il guidatore virtuoso “lascia andare”, rimanendo in questo modo libero di andare per la propria strada, anziché reagire rincorrendo gli altri sulla loro strada.
Un' ultima annotazione. Mi pare significativo segnalare che nello stesso momento in cui avveniva questo drammatico episodio, sempre a Milano durante la notte bianca partiva per la prima volta il servizio notturno dei mezzi pubblici. Un altro mondo. Il vecchio ed il nuovo che coesistono.

lunedì 26 settembre 2011

Liti tra automobilisti

Domani sarò presente come esperto al telegiornale di Sky Tg24 delle ore 12.00 per parlare brevemente dell'episodio di sabato notte a Milano quando, durante una lite per un sorpasso, un uomo sulla cinquantina ha dato il crick in testa a due giovani. Non conosco in anticipo le domande, ma un'idea me la sono fatta circa quell'episodio e sarò ben contento di comunicare la mia opinione in pubblico. Se ne avete l'occasione, date un'occhiata. Verrà trasmessa anche su Cielo TV.

venerdì 26 agosto 2011

A proposito della "patente a punti"

http://www.sicurauto.it/news/piu-pirati-della-strada-grazie-alla-patente-a-punti.html
Vorrei intervenire in merito a questa interessante ricerca di Brunini. Nel merito della ricerca vorrei far rilevare che, a mio avviso, la variabile "patente a punti" è diversamente correlata con gli "incidenti stradali" e con il fenomeno della "fuga dopo un sinistro". Mentre nel secondo caso questa correlazione è diretta, nel caso invece degli incidenti stradali non lo è altrettanto, perché le variabili in gioco rispetto alla diminuzione di incidenti stradali sono moltissime e di varia natura. Riguardo poi alla ricerca in sé, la trovo utilissima e mi stupisco (ma solo per un attimo, perché in realtà non è un caso) che non sia mai stata effettuata una ricerca analoga a livello nazionale (che io sappia). Certo le informazioni e le attività di controllo sono necessarie, ma non sono sufficienti. E' lo stesso paradigma della sicurezza che andrebbe finalmente messo in discussione, perché è quello che porta automaticamente a ragionare secondo i principi della fisica: "azione e reazione", in automatico.

mercoledì 3 agosto 2011

Aggiornamento di "Reporter all'opera".


Quasi un anno fa scrissi un post, con tanto di documentazione fotografica allegata, relativo alla presenza di un improbabile cartello di limite di velocità a 40 km/h su di una strada extra-urbana praticamente perfetta dal punto di vista della sicurezza. Trovandomi di nuovo a passare da quelle parti, ho notato che ora il cartello é sparito. Eccone nuovamente la documentazione fotografica.
Conclusioni.

Sicuramente qualcuno deve aver avvisato gli amministratori del Comune di Torrevecchia Pia dell'esistenza del mio blog e del post che li riguardava.....

mercoledì 1 giugno 2011

Dimmi come guidi e ti dirò chi sei... e dove sei!

Il giorno 14 giugno dalle ore 18.30 alle ore 20.30 presso la sede dell'Associazione ARIELE (Associazione Italiana di Psicosocioanalisi), in via Montepulciano, 11, Milano, si svolgerà la presentazione del mio libro: "LA VIA DELLA GUIDA: come trasformare lo stress della guida nel traffico in un'occasione di crescita personale e collettiva".

Se il vento cambia a Milano, cambia anche il modo di guidare (e questo non solo a Milano). La guida non è solo un fatto privato, è anche un'azione pubblica, un fatto sociale, direi "politico", nel senso che attiene alla "Polis", al vivere civico e civile. E' un dialetto locale.

Si intende qui proporre il passaggio dalla prospettiva ossessionata e paranoica della sicurezza, ad una nuova visione dei rapporti interpersonali, fondata sulla condivisione di potere e responsabilità, passando per l'autoconsapevolezza ed un'immissione di gentilezza nell' "ambiente stradale". Si propone un cambio di paradigma, dal fantomatico e inesistente "guidatore sicuro" a quello molto più concreto, ma da incoraggiare nella sua crescita, di "guidatore virtuoso".

martedì 3 maggio 2011

Annuncio di intervista

Il giorno 5 maggio terrò un' intervista per Cuore TV, una delle reti di Tele NBC.
A condurre l'intervista sarà la bravissima dr.ssa Dalila Liguoro (Psicologa e Grafodiagnosta) conduttrice della trasmissione in questione, che va in onda tutte le mattine alle 8.00 e tutte le sere alle 20.00.
Per conoscere l'intervistatrice andate su www.spaziopsichico.it

domenica 13 febbraio 2011

L'atto risarcitorio: una possibile alternativa al "perdono".

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-02-12/carcere-Opera-progetto-sicomoro-171515.shtml?uuid=AaN4Up7C#continue


Nel trambusto della giustizia attaccata dalla politica, di questi giorni, sotto traccia si muove qualcosa di bello e di importante.
Questa iniziativa di “giustizia riparativa” - di cui si da conto nell'articolo linkato - di incontro tra detenuti e famigliari delle loro vittime, messa in atto all'interno del carcere di Opera , è molto importate.
Dal punto di vista della teoria, è l'applicazione del principio della necessità dell' “atto risarcitorio” (e non del "perdono") proposto da Bert Hellinger.
Io personalmente è a questo principio che mi ispiro da tempo per promuovere una possibilità di conciliazione tra le vittime della strada, o i loro parenti e i responsabili degli incidenti stradali che hanno portato a tale tragica situazione. Per uscire da un approccio moralista e rivendicativo che si rivela sempre più sterile ed inefficace.